25/05/09

Ciambella allo yogurt

ciambella allo yogurt

La foto è abbastanza orrida, lo so. L'ho fatta qualche giorno fa con poca luce e poca cura. In questi giorni ho parecchio da fare, senza contare che quest'estate anticipata mi dà alla testa (in senso buono!) e nei momenti liberi ho solo voglia di andare al mare e pensare alle prossime vacanze!
Inoltre non avevo intenzione di postare questa ricetta, nata da un'emergenza colazione e dalla voglia di provare uno stampo comprato più di un anno fa. E' uno stampo per ciambella troppo grande per la colazione di due persone, ma almeno una volta volevo usarlo. Poi mi sono accorta che questa semplicissima ciambella, a una settimana di distanza da quando l'ho preparata, è rimasta praticamente identica a se stessa, morbida e profumata. Sì magari ora con sto caldo può darsi che le due fette rimaste comincino a camminare da sole, ma questa è un'altra storia... Provatela, è perfetta per la colazione del mattino.
La ricetta l'ho presa dal forum di cookaround . Ho solo sostituito con la fecola parte della farina, e bagnato alla fine con uno sciroppo di limone e zucchero.

ingredienti:

175g di farina 00
75g di fecola
250gr. di zucchero
3 uova
1 vasetto di yogurt alla vaniglia
1 vasetto (quello dello yogurt) di olio di semi bio (girasole o mais)
1 bustina di lievito vanigliato
Per lo sciroppo: il succo di mezzo limone, un paio di cucchiai d'acqua e 4 cucchiai di zucchero.


Montate i tuorli con lo zucchero finché diventano spumosi.Mescolando aggiungete la farina e il lievito, poi unite lo yogurt. Riempite il vasetto vuoto dello yogurt con l’olio di semi e aggiungetelo all’impasto. Montate a neve gli albumi e uniteli all'impasto mescolando dal basso verso l'alto. Imburrate lo stampo per la ciambella e versate dentro l’impasto. Fate cuocere a 170°C nel forno fino a quando la ciambella si sarà dorata. Ci vorranno circa 40-45 minuti (verificate la cottura con uno stecchino)..
Preparate uno sciroppo con il succo di limone, l'acqua e lo zucchero e spennellate leggermente la superficie. Fate raffreddare e servite! Si conserva strabene, coperta con pellicola per alimenti!

07/05/09

La sacripantina

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Era da almeno un mese che avevo la fissa di provare a farla. La sacripantina è un dolce tipico genovese fatto di strati di pan di spagna, imbevuti di liquore, e crema al burro aromatizzata al caffé e cioccolato. Ha una tipica forma a cupola e fa bella mostra di sé nelle vetrine delle pasticcerie del centro. Il dolce non è particolarmente antico: l'ha inventato il pasticciere Giovanni Preti nel 1875, e la sua azienda la realizza tutt'oggi (industrialmente), anche in versione "merendina".
Io non sono un'appassionata di dolci, ma questa torta è davvero goduriosa, se amate il genere.
Visto la quantità di calorie, la mia scelta è stata quella di ridurre le dosi, facendo due piccole sacripantine. Diciamo che con una delle due abbiamo concluso la cena di ieri sera senza troppi sensi di colpa. E l'altra è pronta in frigo per oggi :-)
Avevo qualche dubbio sulla ricetta delle creme al burro. sinceramente, non sono ancora riuscita a capire se ci vanno i tuorli d'uovo (una specie di zabaione da unire alla crema al burro), oppure no.
Alla fine (anche grazie a Fiordisale!) mi sono convinta che lo zabaione non serviva. Serve però del burro di buona qualità, visto che il sapore si sentirà eccome.

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Queste le mie dosi:

180g di pan di spagna (preparato da voi o acquistato in pasticceria)
90g burro
100g di zucchero a velo
marsala secco per inzuppare
2 cucchiai di rhum
1 tazzina di caffé ristretto
1 cucchiaino di cacao amaro
2 amararetti secchi

Ricavate dal pan di spagna 8 dischi uguali (io ne ho ricavati 6 un pò più piccoli e 2 più grandi, per la base del dolce), togliendo il bordo, che dovrete tenere da parte. Montate il burro ammorbidito con 80g zucchero a velo. Unite il rhum e dividete a metà la crema. In una metà aggingete il caffé, poco per volta, amalgamando bene. Nell'altra il cacao. Ricoprite gli stampi con pellicola alimentare. Mettete il primo dischetto di pan di spagna, bagnandolo col marsala. Ricopritelo con la crema al caffé. Poi mettete il secondo disco, bagnate e ricoprite con la crema al cacao. Procedete così fino a esaurire i dischetti premendo delicatamente ogni dischetto inzuppato sui precedenti.Completate con l'ultimo disco (quello più grande, nel mio caso) Bagnate, premete, richiudete la pellicola sopra il dolce e mettete in frigo per tre ore. Alla fine dovranno avanzarvi un paio di cucchiaiate di crema al caffé, per completare il dolce.
Nel frattempo sbriciolate bene il pandispagna rimansto e gli amaretti (l'ideale è pestarli nel mortaio) e uniteli ai 20g di zucchero a velo rimasti. Passate le tre ore tirate fuori la sacripantina dal frigo e rovesciatela su un piatto. Spalmate in cima la crema rimasta e rivestita il tutto con le briciole. Tenete in frigo fino al momento di servire!

ps: la forma a cupola non mi è venuta; ci vorrebbe lo stampo apposito....La prossima volta proverò con un'insalatiera. In fondo era il primo tentativo, e sono piuttosto soddisfatta!

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