30/07/07

Curry di pesce al cocco



Con diversi avanzi nel freezer da smaltire prima delle ferie (gamberi e merluzzo congelati da me, e cozze surgelate) e con la voglia di una ricettina sfiziosa ma rapida, ho pensato di fare un bel curry di pesce, piccante al punto giusto e profumato al cocco, che ho accompagnato con riso thai integrale.

Ingredienti: 1 cucchiaino di semi di senape, 1 di semi di cumino, 1 di curcuma, 1 di garam masala, qualche foglia di curry, 2 peperoncini rossi tritati (meglio i verdi freschi, se li trovate, ma devono essere piccanti), 1 cipolla, 1 spicchio d'aglio, 1 pezzetto di zenzero fresco, una decina di pomodori pachino, filetti di pesce e pesce vario già pulito (io ho usato merluzzo, cozze e gamberi), 1 lattina di latte di cocco, sale, 2 cucchiai d'olio di sesamo o d'oliva.

Fate scaldare l'olio in un'ampia padella - per esempio nel wok - e aggiungete i semi di senape e il cumino. Quando la senape comincia a scoppiettare, unite la curcuma, il peperoncino tritato e le foglie di curry. Mescolate per un minuto poi aggiungete il garam masala, la cipolla, l'aglio e lo zenzero tritati. Fate insaporire senza bruciare e unite i pomodorini tagliati a metà. Fate insaporore per qualche minuto, poi unite il latte di cocco e cuocete per 10 minuti. A questo punto aggiungete il pesce e completate la cottura. Basteranno un altra decina di minuti, Servite con basmati o riso thai e, se lo avete, un po' di coriandolo tritato.

28/07/07

Tonno in crosta di pistacchi (di Bronte)



Per una cena leggera di una calda sera d'estate...
Filetto di tonno spennellato con olio d'oliva e "incrostato" con pistacchi di Bronte, basilico e aglio pestati nel mortaio. Scottare lievemente in padella antiaderente e servire affettato come un arrosto e condito solo con poche gocce di olio evo e grani di fleur de sel.

27/07/07

Mezze penne con pesto alla cetarese e pomodorini



Ho trovato la colatura di alici Delfino in un bel negozio tutto dedicato a olio, pasta e condimenti (per i genovesi: EVO, in via colombo a Genova). In questi mesi, ne avevo letto qui, qui e qui e, da fanatica di pesce quale sono, non potevo fare a meno di provarla.
Dopo averla assaggiata su una semplice bruschetta con pomodorini e basilico, ho fatto una variante k(!) del pesto alla cetarese, di cui ho trovato in rete diverse versioni. Non avendo mai mangiato l'orginale, mi sono sentita libera di "aggiustare" un po'. Davvero, buono, anche spalmato sul pane per l'aperitivo, con un buon bicchiere di bianco fresco. Ne farò assolutamente un paio di vasetti da portare in barca...

Ingredienti: olio evo, basilico, prezzemolo, pinoli, mandorle, 1 spicchio d'aglio, capperi, olive verdi e nere, peperoncino, 1 o 2 cucchiai di colatura di alici.

Pestate nel mortaio (o frullate nel mixer) tutti gli ingredienti e aggiungete alla fine la colatura. Un cucchiaio per volta, poi assaggiate ed eventualmente aggiungere un altro cucchiaio. Cuocete la pasta in acqua poco salata e condite con il pesto. Io ho aggiunto dei pomodorini confit che, secondo, me creano un bel contrasto con il sapore deciso di questo pesto.

25/07/07

Linguine risottate ai gamberi

Stavo giusto dicendo in qualche comment che le foto di sera non le faccio praticamente più, perché restano bruttine.
Però, in questo periodo, oltre a tanto pesce, la sera ho fatto diverse buone paste, e almeno una volevo postarla.
Eh sì perché solo ora ho scoperto la... pasta risottata!! Bella scoperta, direte voi, ma io non l'avevo mai provata e sono rimasta fulminata dal risultato. La pasta, soprattutto se artigianale e di buona qualità, assorbe perfettamente i sapori, e l'effetto risottato consente ai sughi di aderire perfettamente alla pasta.
Insomma, una figata che è diventata per me il must delle paste estive! Ovviamente, soprattutto con il pesce!
Per quanto riguarda la pasta, ho scoperto di recente il pastificio Morelli, antico pastificio toscano che dal 1860 continua a lavorare la pasta con tecniche artigianali (e con macchinari di inizio '900!!), che danno un risultato finale di primissima qualità.



Ingredienti: 250g di linguine al nero di seppia Morelli, 12 gamberi freschi, 12 pomodorini, vino bianco, 1 spicchio d'aglio, 1 peperoncino, basilico, olio evo, sale.

Pulite i gamberi lasciando solo la codina. Preparate un fumetto di pesce con le teste e i carapaci e mettetelo da parte. In una padella fate insaporire due cucchiaio d'olio buono con uno spicchio d'aglio e il peperoncino tritato, unite i gamberi e sfumate col vino bianco. Cuocete un paio di minuti, poi togliete i gamberi dalla padella e mettete al loro posto i pomodorini tagliati a metà con la parte tagliata rivolta verso il basso. Cuocete una decina di minuti a fuoco moderato senza farli bruciare. Poi spegnete il fuoco ed eliminate l'aglio. In una pentola d'acqua salata fate scottare le linguine per 2-3 minuti, mentre a parte fate scaldare il fumetto. Scolate le linguine e mettetele nella padella bagnandole con fumetto e portandole a cottura come fossero un risotto. Aggiustate eventualmente di sale. Unite solo all'ultimo i gamberi già scottati e un po' di basilico tritato.

22/07/07

Pacchettini di salmone con maionese al wasabi



Visto che nessuno si è lamentato io... persisto :-)
Che poi, a dire il vero, quello che finisce sul blog è solo una parte del pesce che cucino perché, come credo sia per tutte/i, in molte situazioni la macchina fotografica resta spenta.
Per esempio ieri sera è venuto a cena il mio migliore amico - una specie di fratello, anzi - che però è stato quasi tre mesi in Cina per lavoro, e non vedevo da molto.
La cena tutto pesce credo sia riuscita bene, ma la macchina fotografica non mi è proprio venuta in mente. Tra i piatti che ho preparato però, vorrei segnalare la tartare di tonno e fragoline di bosco di Nicola Cavallaro, davvero ottima (prima o poi una cena a milano non me la toglie nessuno :P)
Oltre ad un paio di tartare, ieri sera ho fatto anche dei bocconcini di salmone, appena scottato e servito freddo, avvolto in fettine di zucchine grigliate e spalmato leggermente di maionese al wasabi.E'piaciuto molto, così oggi ho replicato, sostituendo le zucchine con striscioline di nori. Il salmone è semplicemente marinato con sale affumicato e pepe nero, scottato in padella con un goccio d'olio e servito con la salsa a parte.
Da provare, soprattutto se si hanno amici o parenti che storcono il naso davanti al sushi, e possono così assaggiare qualche ingrediente jappo senza troppi timori :-)

19/07/07

Tartare di tonno e melone

Stavo pensando che dovrei trovare un nuovo nome per il mio blog, tipo Fish-k-kitchen oppure Il mare in pentola oppure La cambusa di K...
Infatti mi sono accorta che più di un terzo delle mie ricette sono piatti di pesce. Ma che ci posso fare se mi piace così tanto? E se ci sono infinite varietà di animaletti marini e me le papperei tutte? E se poi, diciamolo, in cucina il pesce è la cosa che mi riesce meglio?
E quindi, continuerò imperterrita a preparate piatti di pesce e, visto che la vacanza in barca si avvicina, e l'uso dei fornelli lì sarà limitato ( barca = caldo + fornelli piccoli + niente forno), mi tengo allenata con piatti che richiedono poca o niente cottura ma pesce di prima qualità, che spero in Corsica non sarà un problema :-)



La tartare mi piace molto e la preparo da sempre ma ora che, piano piano, sto abituando il fidanzato al crudo, limito la marinatura a pochi minuti, con poche gocce di lime o limone o anche niente, perché se il pesce è fresco, basta qualche goccia di olio buono e qualche grano di fleur de sel per esaltarne il sapore). L'abbinamento col melone l'ho già sperimentato più volte, ma in questa semplice tartare direi che i due ingredienti mi sono sembrati particolarmente equilibrati.

Ingredienti: una fetta di filetto di tonno, una fetta di limone, olio evo ligure, fleur de sel de Guerande, pepe nero macinato, poche gocce di succo di lime.
Tagliate a dadini il tonno e fatelo marinare dieci minuti con gli altri ingredienti. Tagliate a dadini il melone, unitelo al tonno marinato e servite fresco.

18/07/07

Sgombro marinato in rosa



Rieccomi dopo un periodo di vacanza "forzata" dal blog, causa superlavoro che, tradizionalmente per me , prima delle ferie, diventa una corsa contro il tempo, salvo scoprire poi che i nostri clienti (che sono pubbliche amministrazioni) ci daranno i loro "sacri pareri" solo a settembre.
Ma lasciamo perdere...
Quindi, il poco tempo unito al caldo torrido mi costringe a ripiegare su ricette veloci, e soprattutto fresche. Stamattina ho trovato degli sgombri freschissimi e, visto che nei giorni scorsi avevo letto questo bel post di Giovanna e scovato una bella ricetta di Gloricetta, mi sono decisa a prenderli.
In realtà, c'era già stata una mia prima volta con lo sgombro fatto da me, ma ne avevo fatto un tale scempio per sfilettarlo, che mi ero depressa e non l'avevo più comprato. Oggi è andata un po' meglio, e la marinatura nell'aceto di fragole che ho fatto qualche tempo fa, mi è sembrata una valida alternativa al tradizionale aceto bianco.
Altra variazione rispetto a Glo è che io lo sgombro non l'ho proprio messo in pentola, ma l'ho fatto solo marinare un paio d'ore nell'aceto, insieme ad una cipolla rossa e ad alcuni grani di pepe rosa, e poi scolato, asciugato e condito con olio buono, sale e un pizzico di pepe nero macinato.
L'ho lasciato in frigo coperto dal mattino alla sera e voilà, il secondo è pronto, senza neanche accendere i fornelli!

05/07/07

Baccalà in infusione di olio, con pinoli, limone e maionese di ceci



Questa ricetta l'ho presa dal libro Finger food di Viviana Lapertosa. Il libro è molto carino, soprattutto per gli spunti creativi che offre, con ricette abbastanza semplici da realizzare e molte idee da rubare. Poi, un libro sui finger food, in questa stagione di aperitivi e cene informali, è davvero l'ideale!
A differenza dell'ostrica virtuale, che qualche tempo fa ho trasformato in un sushi di anguria, questa volta sono stata ligia nel seguire la ricetta, che ha un procedimento interessante.

Ingredienti: un trancio di baccalà già dissalato, un limone bio, 1 spicchio d'aglio, 1 bicchiere di olio evo, 50g di pinoli, qualche foglia di limone

Sciacquate per 10 minuti il baccalà (verificate che sia ben dissalato, sennò lasciatelo a bagno ancora qualche ore!), asciugatelo, privatelo della pelle e tagliatelo a cubetti. Profumate l'olio con uno spicchio d'aglio e un po' di scorza di limone e portatelo a 60° (io ho usato il forno). Quando raggiunge la temperatura toglietelo dal forno e immergetevi i cubetti di baccalà fino a completo raffreddamento. Per preparare il finger lucidate con l'olio alcune foglie di limone precedentemente lavate e asciugate. Tostate una manciata di pinoli e prelevate altra scorza dal limone con l'aiuto di un rigalimoni. sistemate su ogni foglia un cubetto di baccalà, qalche pinolo tostato e un po' di scorza e servite con hummus di ceci e pomodori tagliati a cubetti.

Note: è un piatto profumato e leggero. Scolate bene il baccalà dall'olio e scegliete un baccalà di buona qualità e ben dissalato. Questa cottura a bassa temperatura mi ha abbastanza intrippato e la proverò con altri pesci. Questa ricetta secondo me riesce bene anche con del merluzzo fresco.

04/07/07

Panissa & polpo



La panissa è un tipico piatto "povero" della cucina ligure che si prepara con farina di ceci, acqua a sale. E' meno conosciuta della farinata ma altrettanto gustosa. Unica pecca: se non avete un paiolo per la polenta, è un po' faticosa, soprattutto in questa stagione.
Si prepara così: si scalda una pentola d'acqua leggermente salata e si versa gradualmente la farina di ceci (250g per 1 litro d'acqua), mescolando con un cucchiaio o, meglio, una frusta, senza far formare grumi. Poi si riaccende il fuoco e si fa cuocere mescolando continuamente per circa 35-40 minuti (in realtà è pronta quando la farina non sa più di cecio crudo, comunque almeno mezzora di vuole). A questo punto si versa ancora calda in un piatto fondo, stendendola con una spatola di legno e si lascia raffreddare. Quando è fredda si taglia a listarelle e si gusta condita con olio, limone, sale e pepe macinato, oppure si frigge in olio bollente. La panissa fritta non è proprio un piatto estivo, ma è buonissima! Io ho preferito una versione fresca e, visto che avevo anche fatto cuocere un polpo, li ho messi insieme e ci stavano benissimo :))
Quella che avanzava, il giorno successivo l'ho fatta saltare in padella con una cipolla di tropea leggermente soffritta, rosmarino tritato, sale e abbontante pepe macinato. Un'alternativa alla frittura altrettanto saporita.