25/10/11

Polpette speziate "definitive" (!)

polpette speziate di carne e feta

Questa ricetta è segnata sulla mia agenda - che poi è il posto dove appunto le ricette quando mi dimentico di avere un blog - come polpette "definitive" con tanto di punto esclamativo a sottolineare l'importanza dell'affermazione. Forse può suonare un po' esagerato, ma in realtà significa solo che questa ricetta l'ho ideata e poi modificata un mucchio di volte fino a raggiungere un risultato che mi ha fatto dire "Ok, volevo esattamente mangiare delle polpette così!". In pratica trattasi di polpette speziate fatte con carne macinata mista (bovino e maiale) e feta. Non so neanche più da dove mi è venuta l'idea di questa ricetta che strizza l'occhio alla Grecia (ma è completamente inventata) forse semplicemente dalla mia passione smisurata per la feta e, poi, chissà, un pizzico di cannella, un cucchiaino di cumino, un po' di menta tritata et voilà... ecco le polpette "definitive". Da servire come secondo piatto (o come finger food se le fate piccoline) ma anche come piatto unico se decidete, come mi capita spesso, di cuocerci a lato degli spaghetti da condire con la salsa!

Polpette speziate

Ingredienti:

500 g di macinato misto
125 g di feta
1 spicchio d'aglio tritato
1 cucchiaino di cannella macinata
1 cucchiaino di cumino macinato
1 cucchiaino di menta fresca tritata
1/2 cucchiaino di pepe
poco sale
1 uovo piccolo
farina
olio per friggere, olio evo
passata di pomodoro


Mescolate la carne con tutte le spezie, la feta sbriciolata, un pizzico di sale e l'uovo. Formate le polpette, passatele nella farina e friggetele nell'olio. Nel frattempo preparate la salsa con un cucchiaio di olio evo, uno spicchio d'aglio e la passata di pomodoro. Scolate le polpette dall'olio appena sono dorate e mettetele via via su carta assorbente. Unite le polpette alla salsa, cuocetele ancora per una decina di minuti e servite.

19/10/11

Coda di rospo in crosta di mandorle

coda di rospo in crosta di mandorle

Confesso che il miglior piatto di pesce fatto in questi giorni è stato una semplice ma succulenta lampuga al forno preparata sabato per una coppia di amici. A ripensarci distanza di giorni mi viene ancora l'acquolina in bocca a conferma del fatto che il buon pesce ha bisogno davvero di poco (ehm, forse non dovrei dirmelo da sola, ma era veramente buonissimo!!). Putroppo però non ho fatto foto e  quindi il post è rinviato... alla prossima lampuga!

Qualche giorno prima invece ho scoperto che la Coop adesso tiene i filetti di coda di rospo surgelati e non ho potuto fare a meno di comprarli perché dal mio pescivendolo la coda di rospo (anche nota come rana pescatrice) la trovo molto di rado. E anche se io mangerei sempre pesce azzurro ogni tanto anche un bel pesce dalle carni magre e dal sapore delicato ci sta, anche se surgelato e non proprio a km 0. Preparato così, è davvero sfizioso, tutto sommato light e adatto anche a chi non ama troppo il pesce.

Coda di rospo in crosta di mandorle

Ingredienti:

4 filetti (o tranci) di coda di rospo senza pelle
1 spicchio d'aglio schiacciato
4 cucchiai di pangrattato
4 cucchiai di mandorle tritate
la scorza di un limone non trattato grattugiata
1 peperoncino secco tritato
qualche foglia di basilico spezzettata
olio evo
sale

In una padella antiaderente fate tostare leggermente il  pangrattato. Versate in una ciotola e unite gli altri ingredienti (aglio, scorza di limone, peperoncino, mandorle tritate, basilico spezzettato e un pizzico di sale). Aggiungete un paio di cucchiai d'olio per "impastare" i vari ingredienti e rotolateci i filetti di pesce per fare la panatura. Mettere su una teglia ricoperta di carta da forno e cuocete in forno già caldo a 200° per circa 10 minuti.

17/10/11

Zuppa di lenticchie e castagne


cesto di castagne

Premetto che non sono una grandissima fan delle castagne: mi piaciucchiano le caldarroste e le castagne bollite ma non amo per niente alcuni piatti tipici come le trofie con la farina di castagne o il castagnaccio. Però ieri, in una gita un po' improvvisata nei boschi della Val Graveglia, ce n'erano talmente tante e talmente belle, appena cadute dagli alberi a causa del forte vento di tramontana, che non potevamo fare a meno di raccoglierle. Abbiamo riempito le tasche di giacconi e zaini e, oplà, siamo tornati a casa con circa 3,5 kg di castagne! E adesso? Che fare oltre a ustistionarsi le dita con le caldarroste? (Fra l'altro avete mai provato a farle in forno? Riescono benissimo).
Le ho divise in pacchettini da mezzo chilo e messe sottovuoto per congelarle e regalarne un po' a parenti e amici che non hanno tempo di andar per boschi. E, in attesa di cimentarmi nel mont blanc, oggi ho deciso di sperimentare la mia prima zuppa con le castagne, precisamente questa, anche se poi ho fatto alcune varianti quindi vi posto la ricetta. Diciamo che sono entusiasta del risultato e ho già in mente un mucchio di altri esperimenti a cui destinare i miei preziosi pacchetti.

zuppa di lenticchie, castagne e timo

Zuppa di lenticchie, castagne e timo

Ingredienti:

1 cipolla
1 carota
un paio di rametti di timo fresco
200 g di lenticchie mignon
200 g circa di castagne già lessate e spellate
sale, pepe, olio evo

Tritate la cipolla e la carota e mettetele a soffriggere con un cucchiaio d'olio in una pentola dal fondo spesso. Unite le lenticchie lavate e scolate, aggiungere abbondante acqua, i rametti di tipo e un po' di sale. Fate cuocere finché le lenticchie non cominciano a essere tenere. A questo punto aggiungete le castagne e cuocete ancora per circa 10 minuti. Eliminate i rametti di timo, frullate con il minipimer parte della zuppa e servite con un po' d'olio a crudo e una macinata di pepe nero.

13/10/11

Seitan in salsa


 seitan in salsa

Un paio di giorni fa Stella ha scritto un bel post sul rapporto tra alimentazione e tumori. Ottobre infatti è il mese di prevenzione del cancro al seno e sono molti i blog che si sono ornati di nastri rosa per pubblicizzare la campagna di informazione. Pochi però, come faceva notare Stella, stanno sottolineando l'importanza dell'alimentazione per prevenire i tumori e molte altre malattie, dal diabete all'ictus. Le regole sono piuttosto semplici e non valgono solo per il tumore al seno  (rispetto al quale ci sono però studi specifici sulla dieta preventiva delle recidive):  evitare il sovrappeso, poco alcol, niente fumo, un po' di esercizio fisico e un'alimentazione con pochi grassi animali e tanta frutta e verdura, pochi zuccheri semplici e tanti cereali integrali, poca carne e tanto pesce azzurro ricco di omega-3.
Tra le verdure le crucifere (cavoli, senape, rucola e ravanelli) hanno un posto d'onore. Quindi l'arrivo dell'autunno è il l'occasione per cominciare a fare il pieno delle preziose sostanze contenute nelle Brassicaceae. Quest'anno fra l'altro mi è preso un vero e proprio trip per l'insalata di verza cruda, condita semplicemente con olio, sale, un cucchiaino di senape all'ancienne e un goccio di aceto balsamico. Ne mangio insalatiere intere. Nella foto la verza fa da contorno a un piatto di seitan in salsa di tahini, una sorta di “vitello tonnè” vegan, recuperata dall'album dei ricordi del mio passato vegetariano, ma sempre buonissimo!

Seitan in salsa
Ingredienti:
150 g di seitan alla piastra
due cucchiai di tahini
1 cucchiaino di capperi
1 cucchiaino di senape all'ancienne
succo di limone, sale, pepe
olio evo

Tagliate le fette di seitan a bastoncini e fatelo saltare in padella con un goccio d'olio per un paio di minuti (se non trovate il seitan alla piastra raddoppiate il tempo in padella e aggiungere un gocchio di salsa di soia). Lasciate intiepidire. Nel frattempo preparate la salsa: sbattete il tahini in una ciotolina con una forchetta aggiungendo a filo prima un po' d'acqua (la crema improvvisamente indurirà), poi sempre a filo il succo di limone. Man mano che si aggiunge il liquido la salsa prenderà la consistenza di una crema sempre più morbida. A questo punto aggiungete i capperi dissalati e tritati, la senape, il sale e il pepe. Condite il seitan con la salsa e lasciate riposare una mezz'ora prima di servire.

11/10/11

Filetto di maiale in crosta

filetto di maiale in crosta 2


Non avevo mai fatto la carne in crosta di sfoglia, ma mi aveva sempre incuriosito perché si presenta molto bene ed è adattissima anche a cene classiche o comunque più formali. Non solo: ho appena scoperto che è semplicissima da preparare e molto molto buona.
Sarebbe interessante trovare il modo di fare la sfoglia in casa, perché la pasta sfoglia industriale non è che sia molto sana, ma non ho ancora trovato una ricetta che mi soddisfi in pieno. La ricetta l'ho presa qui, sostituendo però l'insaporitore artificiale con aglio e rosmarino freschi. Questo filetto l'ho servito ieri sera accompagnato da poche patate arrosto e molta verdura. Una “super” cena, divorata ancora più di gusto e con meno sensi di colpa dopo aver fatto 40 minuti di jogging!


filetto di maiale in crosta

Filetto di maiale in crosta

Ingredienti

1 filetto di maiale (circa 400g)
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare (ne servirà circa la metà)
4-5 fette di speck
senape in grani
Uno spicchio d'aglio schiacciato e un rametto di rosmarino
sale, pepe, olio evo


Salate lievemente il filetto e cospargete con aglio, rosmarino tritato e un po' di pepe nero. Mettete a rosolare da tutti i lati in una padella con un paio di cucchiai d'olio. Togliete il filetto e fatelo intiepidire. Cospargetelo ora con un cucchiaio di senape all'ancienne e avvolgetelo nelle fette di speck. Ritagliate la quantità di pasta sfoglia necessaria a ricoprire il filetto. Mettete in forno caldo (180°) per circa 20 minuti.

07/10/11

E autunno sia (forse)!

parmigiana di zucca, patatee scamorza affumicata

I previsori meteo dicono concordi: domani arriverà sul serio l'autunno. Qui a Genova ci sono in realtà 23°, sole e vento di tramontana. E io un pensierino sul fare un ultimo bagno domani lo sto facendo. Ma l'autunno una cosa bella ce l'ha: arrivano le zucche! La prima l'ho comprata qualche giorno fa e, in attesa che arrivino serate adatte a zuppe e vellutate ne ho usato una parte per fare degli gnocchi. La ricetta è questa anche se il risultato, oltre ad essere infotografabile, non mi ha convinto del tutto, ma probabilmente ho sbagliato qualche cosa. L'altra metà è finita in una variante della parmigiana di zucche e patate del Cavoletto. Ho sostituito la mozzarella con la scamorza affumicata e ho cotto la zucca in forno e le patate intere e poi affettate. Il risultato è un piatto saporitissimo, con il sapore affumicato della scamorza che bilancia perfettamente il dolce di zucca e patate.

01/10/11

Crespelle di zucchine, feta e alici

crespelle di zucchine, feta e alici

Già lo sapevo. Non appena si accavallano impegni, appuntamenti e ansie lavorative varie il blog passa in ultimissimo piano. E pluff, neanche te ne rendi conto che sono passati 12 giorni dall'ultimo post.In un attimo è arrivato ottobre che dovrebbe portare le zucche, le castagne e la voglia di tepore casalingo. In realtà sto per andare al mare,quasi non ci credo neanch'io. So che non potrà durare all'infinito ma questa lunghissima estate me la sto godendo tutta. Il mare è molto ricco di pesce azzurro in questo periodo: acciughe, sarde, aguglie riempono i banchi delle pescherie con il loro profumo di fresco (che nulla a che vedere con certi odori nauseabondi che si sentono in certi posti e in taluni famosi supermercati). In più i prezzi sono un richiamo a fare una scorpacciata di proteine "buone" e omega 3. Insomma, come resistere? Anche se mi ci sono voluti 30 minuti esatti per pulire il mezzo chilo di alici che ho acquistato (erano piccolette ma davvero freschissime), la bontà della cena (e il costo) sono valsi senza dubbio il tempo della pulitura! Oltre alle solite amatissime alici marinate, ho provato anche a proporle "nascoste" in uno dei piatti preferiti del fidanzato (che sarebbe colui-che-il-pesce-non-lo-vorrebbe-mai-ma-quando-lo-cucino-poi-se-lo-pappa-di-gusto): le crêpes. Risultato: sono piaciute molto a entrambi. Si abbinano bene con l'acidità della feta e nell'insieme risulta una farcitura molto delicata e profumata. Finche trovate qualche zucchina in giro, sono davvero da provare.

Crêpes con zucchine, feta alici

Ingredienti per le crêpes:
100 g di farina
2 uova
250 cc di latte
25 g di burro fuso
sale

Ingredienti per il ripieno:
300 g di zucchine
uno spicchio d'aglio
1 peperoncino secco
200 g circa di feta sbriciolata
200 g circa di acciughe pulite (io ne ho usate un paio per ogni crepes, va a gusto)
basilico fresco
sale, olio evo
3-4 cucchiai di parmigiano grattugiato


Preparate la pastella per le crêpes e lasciatela riposare almeno 30 minuti in frigo. Nel frattempo affettate sottilmente le zucchine e cuocetele in padella con olio, pepeponcino e uno spicchio d'aglio. Salate, aggiungete il basilico spezzettato e mettete da parte. Preparate le crêpes e, quando si sono intiepidite, farcitele con un po' di zucchine un cucchiaio di feta sbriciolata e un paio di alici. Chiudetele e mettetele in una pirofila da forno. Corpargetele di grana e completate con un filo d'olio. Cuocete in forno a 200° per circa 10-15 minuti.