26/01/08

You make my day award

Stella di sale mi scelto come uno dei suoi 10 blog "You make my day award", che sarebbero poi i blog che quotidianamente ci fanno cominciare o affrontare la giornata con una marcia in più, perché ci regalano un sorriso o magari una riflessione profonda, perché non passa giorno che andiamo a vedere cosa hanno combinato questi nostri amici virtuali e aspettiamo curiosi il loro prossimo post.
Questa è la regola del premio:

"Dai il premio a 10 persone che hanno un blog capace di trasmetterti gioia ed ispirazione, un blog che ti faccia sentire bene quando lo visiti. Fai sapere a queste persone di averlo vinto lasciando un commento sul loro blog. Attenzione: puoi vincerlo piu' volte!"

Non è facile scegliere dieci blog (se guardate qui a fianco ce ne sono molti più), ma ho scelto quelli che non mancano mai nelle mie scorribande quotidiane e che rappresentano per me un punto di riferimento quando cerco consigli o di idee o voglio semplicemente scambiare due chiacchiere. Ce ne sono altri, uff, ma 10 erano e 10 ho dovuto sceglierne!


Stella di sale: perché il suo blog è profumato di spezie e di pane, e leggero come una nuvoletta nel cielo azzurro. Perché è piacevole da scorrere velocemente solo per perdersi nei colori delle foto, e utile da leggere attentamente, per la semplicità (Cavallaro docet) con cui presenta le sue originali ricette.


Fiordisale: perché questa mia concittadina mi ha colpito al cuore, per la sua energia e per la sua simpatia ma anche per la sua competenza culinaria. Perché grazie a lei imparo un mucchio di cose sulla cucina ligure, e mi diverto un sacco a leggere i suoi chilometrici post e a scambiare commenti altrettanto chilometrici. Una vera forza della natura :-)


Loste: perché mi perdo nei suoi racconti ancor più che nelle sue ottime ricette. Perché scrive con passione e ironia e, diciamolo, scrive decisamente bene, cosa per me assolutamente non secondaria.


Lory: c'è bisogno che dica perché? perché lei la conosco davvero, e più la conosco più penso che sia una persona meravigliosa, che con il suo blog trasmette semplicemente ciò che è: una persona con un cuore grande e con una generosità d'animo che MAI ho trovato prima in 33 anni di vita. Ah sì, dimenticavo che è pure una professionista che non lesina a condividere con tutti noi una quantità di consigli e istruzioni che quasi quasi pure io imparo a cucinare!


Elisa: perché ha una grande passione per la cucina che coltiva con cura e serietà. Perché non parla e non scrive mai a vanvera, e il suo blog e i suoi consigli sono una certezza! E poi perché è una persona dolce, generosa e sorprendente :-)


Max: perché cucina pesce quasi quanto me. E perché con semplicità e spontaneità fa del suo blog un posto molto accogliente e simpatico, proprio come mi immagino che sia la piccola casa!


Bian: perché adoro le sue ricette di pesce e, visto che lei è siciliana ed io ligure, trovo continuamente spunti e idee per preparare cose nuove.


Alex: perché è in assoluto la mia fotografa preferita, perché da ogni scatto traspare la passione per quello che fa. Perché amo le sue ricette, pure quelle dietetiche, e perché dal suo blog vien fuori una gran bella persona che avrei una grandissima voglia di conoscere.


Adina: perché il suo blog non è per nulla pretenzioso anche se lei è bravissima: a cucinare, a scrivere e a fotografare! E a me piacciono i blog fatti bene e che non se la tirano :-P
E poi perché ho scoperto che ha un sorriso dolcissimo (hihihi) che spero di vedere presto dal vivo!



Valeria e Marco: perché li ho scoperti da poco (anzi, mi hanno scoperta loro!) e condivido con loro il grande amore per il mare e per la vela, con la differenza che loro il loro sogno l'hanno realizzato. Perché mi commuovo a sentir parlare di cenette a bordo o della vita del porto, e seguo con passione ogni piccolo evento della Filibusta, dal ripristino del Webasto all'ultima pizza sfornata dal forno basculante :-)

23/01/08

Le scorzette d'arancia e il meme dietetico di Fiordisale





Due cose semplici semplici per dare profumo e colore a quest'anticipo di primavera. Sì, lo so che è solo gennaio, ma il sole che splende e scalda l'aria in questi giorni (ieri 16 gradi, che figata!) mi mette di buon umore e mi fa ben sperare che l'inverno sia quasi finito :-)

Anzitutto le scorzette d'arancia secche, da ridurre in polvere e mettere dappertutto (io ho già provato sul pesce, su una torta caprese e sulle verdure). Non è porprio un'idea originalissima, ma esistono diversi metodi. Si possono fare come ha fatto Alex,, usando il forno a bassa temperatura, oppure si può usare il microonde, come ha fatto il cavoletto, ed è il metodo più veloce. Come dice Elisa, però, col micro si rischia di perdere buona parte degli oli essenziali. Così ho usato semplicemente l'aria (e il riscaldamento) di casa mia. Basta avere delle arance non trattate, prelevare la scorza con un coltellino, senza la parte bianca e metterle ad asciugare su un vassoio ricoperto di carta assorbente, magari vicino al calorifero. In 24 ore sono pronte da macinare, o semplicemente da sbriciolare come fosse peperoncino secco.



erbette profumate all'arancia

Ne ho messo un po' in queste erbette che ho scottato ieri con uno spicchio d'aglio, un peperoncino e un cucchiaio d'olio. Cotte senz'acqua e con il fuoco al minimo. Basta un quarto d'ora e avrete un piatto di verdure profumato e decisamente dietetico. A fine cottura ho aggiunto un cucchiaio di semi di sesamo leggermente tostati.

Calorie
250g erbette fresche = 40 calorie
1 cucchiaio d'olio = 90 calorie
1 cucchiaino di semi di sesamo = 45 calorie

totale = 175 calorie

Questo post partecipa al meme dietetico di Fiordisale

17/01/08

The birthday month personality meme: June



Eccomi! Sentivo la mancanza di un buon vecchio meme per questo inizio 2008 e stellina, che mi ha invitato e sapendo quanto ci tenevo, s'è pure presa la briga di tradurre il mio mese, consentendomi di partecipare senza dover ricorrere a babelfish :-)

Thinks far with vision. Guarda lontano con l'immaginazione. Pensa in grande. Certo che sì. I grandi progetti non mancano mai nella mia testolina, salvo poi incagliarmi brutalmente su quelli piccoli!
Easily influenced by kindness. Facilmente influenzata dalla gentilezza. Non facilmente. La gentilezza mi ha influenzato solo una volta, ma è stato meravigliosamente fatale (e proprio oggi sono due anni!!!)
Polite and soft-spoken. Cortese e gentile nel parlare. Qui, non ci siamo proprio. Il mio compagno mi chiama amorevolmente "teppa", e ho detto tutto :-P
Having ideas. Ha idee. Sì, sì... Dipende che tipo di idee, ma idee ne ho pure troppe.
Sensitive. Sensibile. Questa l'hanno azzeccata, purtroppo.
Active mind. Mente attiva. Questa è un po' come quella delle idee. Mente attiva sì, costruttiva decisamente meno. Ma si fa quel che si può!
Hesitating, tends to delay. Esitante, tende al ritardo. Questo è un falso clamoroso. Cioè non sono mai in anticipo, ma quasi mani nemmeno in ritardo, uffa!
Choosy and always wants the best. Sceglie e vuole sempre il meglio. Voglio una vita felice, tutto qui :-)
Temperamental. Capricciosa. Orribilmente, ma solo col povero fidanzato
Funny and humorous. Divertente e buffa. Forse buffa
Loves to joke. Ama scherzare. Non sempre, anzi. Spesso prendo le cose fin troppo sul serio.
Good debating skills. Portata per il dibattito. Talkative. Diciamo che non sono una che se ne sta zitta.
Daydreamer. Sognatrice. Sìiiiiiiii, questa è proprio mia :-))
Friendly. Amichevole. Sì, ma faccio le mie scelte.
Knows how to make friends. Sa come farsi degli amici. Non so se lo "so". Diciamo che faccio facilmente amicizia.
Able to show character. Dimostra carattere.Easily hurt. Facilmente feribile. Pure questa è vera.
Prone to getting colds. Tende a prendere raffreddori. No. Incrocio le dita ma no.
Loves to dress up. Le piace vestirsi bene. Bah, no. Mi piace sentirmi a mio agio in quello che mi metto, che sia un vestitino o una cerata, ma vestirmi bene proprio no.
Easily bored. Si annoia facilmente. Questa è parecchio controversa per me, ma il problema non è tanto la noia (sono una tipa tranquilla a cui basta un buon libro per star bene) quanto la necessità di spezzare la monotonia del quotidiano. Ho bisogno di scappare via ogni tanto, anche solo con la testa.
Fussy. Puntigliosa. Giusto!!
Seldom shows emotions. Mostra raramente le emozioni. Sbagliato! Sono assolutamente trasparente, e quasi (che poi un po' si impara per forza) incapace di mentire in maniera credibile.
Takes time to recover when hurt. Ha bisogno di tempo per recuperare quando ferita. Sì, diciamo che ho bisogno di "sbollire", a volte anche per molto tempo.
Brand conscious. Fortemente consapevole. Di cosa? Mmmmhh, credo di no.
Executive. Esecutiva. Vuol dire che faccio le cose che devo fare? Beh, in realtà le faccio a) quando penso che siano DAVVERO importanti; b) quando sono costretta. Quando posso, svicolo :-P
Stubborn. Testarda. Sì, sì, parecchio anche. Chiunque può confermarlo :-)

Dimenticavo gli inviti: tutti quelli che vogliono partecipare (ho perso il conto di chi è stato invitato), compresa fiordisale, che però mi pare ci tenesse ad un invito esplicito :-P

14/01/08

Pesce profumato alla cannella con hummus all'arancia

Prima di tutto volevo ringraziare tutti quelli che hanno lasciato un commento al post precedente, non tanto per gli incoraggiamenti e i complimenti (anzi sì, grazie di cuore per le belle parole!), ma sopratutto per avere condiviso con me dubbi, domande, aspirazioni che, evidentemente, non sono l'unica ad avere. E' proprio questo l'aspetto più bello di avere un blog :-)

Oggi, comunque, niente chiacchiere. Volevo semplicemente presentarvi una ricetta facile e veloce che ho sperimentato prendendo spunto da Alex. Non avevo mai provato la cannella sul pesce ma, dopo aver visto il suo piatto, non ho resistito e ho dato una fine degna al merluzzo congelato che avevo in freezer da un po'. Rispetto ad Alex ho variato leggermente le spezie utilizzate (solo cumino, coriandolo, cannella e pepe nero) e ho pensato di utilizzare un metodo di cottura che avevo già sperimentato qui e che mi ha insegnato Lory: la cottura nella stagnola, assolutamente senza grassi e che consente di non bruciare le spezie, e di non disperdere i succhi del pesce. Infine, ho accompagnato i filetti con un hummus di ceci al succo di arancia. L'abbinamento secondo me è ottimo ma ,se proprio non ve la sentite di provare il pesce con la cannella, provate almeno l'hummus all'arancia, perché è buonissimo!

pesce profumato alla cannella con hummus all'arancia

Ingredienti per il pesce: 2 filetti di merluzzo, pepe nero, coriandolo, cumino e cannella, scorza e succo d'arancia, sale, olio evo (da aggiungere a crudo).
Ingredienti per l'hummus: una scatola di ceci cotti, cumino, sale pepe, olio e succo d'arancia.

Preparate l'hummus frullando i ceci cotti con l'olio a filo. Condite con sale, pepe e cumino macinato e unite alla fine il succo d'arancia. Vi ritroverete una cremina delicata e leggermente speziata.
Per il pesce, pestate nel mortaio il cumino, il corriandolo e il pepe e uniteli alla cannella in polvere. (le proporzioni per me erano 1 cucchiaino di cumino, 1 di coriandolo, 1 di cannela e ½ di pepe).Grattugiate la scorza di mezza arancia e unitela alle spezie. Pulite i filetti, asciugateli e impanateli con il mix di spezie, senza aggiungere né olio né sale. Chiudete i filetti nella stagnola e cuocete in padella antiaderente ben calda per 4 minuti per lato (dipende dallo spessore del filetto e dal grado di cottura). Togliete i filetti dalla stagnola, conditeli con una salsina di olio, succo d'arancia e sale (io ho usato il sale nero delle Hawai) e serviteli accompagnati dall'hummus.

11/01/08

Food blog o non food blog?

Quando a novembre ho stoppato questo blog, oltre a questioni lavorative e familiari, c'era pure un'altra ragione. Avevo deciso di fermarmi per riflettere un po'. "K – mi dicevo - perché diavolo hai messo su un blog di cucina? Che mica sai cucinare sul serio tu: non hai nessuna base, non hai mai fatto un corso di cucina in vita tua, non hai particolari conoscenze della cucina della tua regione, e nemmeno vai nei ristoranti chic!". E ancora: "Ma davvero ti interessa così tanto la cucina? E' davvero la tua principale passione? Pensi di avere qualche cosa di intelligente da dire?". Ehm, in effetti, le risposte che ho dato a queste domande - messe così - avrebbero avuto la sensata conseguenza di lasciar perdere.

E quando vedo questo blog, oppure questo o anche questo (tutti blog che amo molto, e che mi sembra abbiano davvero qualcosa di interessante da dire sulla cucina) la situazione non fa che peggiorare.
Dopo circa un mese di riflessioni (non è che abbia fatto solo quello eh!) è successo che semplicemente il blog mi mancava. Ho scritto un primo post che non c'entrava niente con la cucina, e che parlava di mio padre. Poi ho avuto voglia di scrivere un post sulla mia futura casa, poi qualcosa sul mare ecc... Insomma, mi accorgo che sempre più questo blog racconta di cose che con la cucina c'entrano poco. E allora che fare? Sinceramente, non l'ho ancora capito.
So solo che da ragazzina non sono mai riuscita a tenere regolarmente nessun tipo di diario (cioè ne ho avuti decine, ma sono solo frammenti), mentre questo blog, con la scusa della cucina, va avanti da quasi un anno con una certa regolarità. E forse, oltre alle chiacchiere con gli amici e all'opportunità di scoprire nuovi blog e nuove persone interessanti, c'è proprio questo: la voglia di tener traccia di emozioni e passioni, di cose e persone, per non rischiare che si perdano o volino via.
E così, anche se spesso la ricetta diventa accessoria, anche se non è perfettamente realizzata o particolarmente originale, è qualcosa che rimane. Per me anzitutto, e per chi (pochi o tanti che siano) ha voglia di leggere o condividere un po' di vita quotidiana, dentro e fuori dalla cucina.

Ah, ieri ho trovato una palamita di 2 Kg! Ero felicissima perché in questo periodo sono rare. Come avrò già sicuramente detto, adoro la palamita per varie ragioni. Anzitutto perché la si trova pescata nel mar ligure, per cui si è certi che sia freschissima anche per consumarla cruda. Poi perché è un pesce pelagico, che nuota in acque pulite (al contrario del branzino, per esempio, che è un predatore costiero e che , dopo averlo visto più volte pescare nel porticciolo dove teniamo la barca,foce di un fiume inquinatissimo, lo compro poco e solo di allevamento). Infine perché non essendo – almeno al momento - richiesta come il tonno, ha un prezzo molto più contenuto a parità di bontà.
Comunque, terminata l'operazione di sfilettatura e in parte congelata (il resto l'ho scottato leggermente sulla piastra), ho ripulito ben bene la carne attaccata alla lisca, visto che, come insegna max, noi genovesi non buttiamo via niente, e questa polpa recuperata è diventata la base (con l'aggiunta di un pezzo di filetto) per una fantastica tartare o, meglio, per una

Mousse di palamita e avocado

mousse di palamita e avocado

Ingredienti x 2
200g di polpa di palamita
mezzo avocado
2 cucchiai di formaggio cremoso tipo philadalphia
olio evo ligure, limone, sale e pepe, pistacchi tritati

Schiacciate con una forchetta la polpa di palamita e conditela solo con un filo di olio buono e qualche granello di fleur de sel. Schiacciate sempre con la forchetta la polpa di avocado e conditela con il succo di mezzo limone, sale, pepe e due cucchiai di formaggio cremoso. Tritate grossolanamente i pistacchi (quelli di bronte, se possibile, io avevo invece un avanzo natalizio di pistacchi tostati). Componete la tartare in un cerchio da mousse mettendo prima la crema di avocado, poi la polpa di palamita e infine i pistacchi. Tenete in frigo fino al momento di servire.

08/01/08

A scuola di leggerezza :-)

Dopo le scorpacciate natalizie tutti parlano giustamente di diete e cibi leggeri. Certo, certo, anch'io dopo le feste mi sono messa un filo a regime (pochi dolci, pochi grassi, tante verdure), ma l'esigenza primaria che ho in questo momento è quella di una leggerezza diciamo esistenziale :-) Avrei bisogno di quella leggerezza che riesco a provare solo in barca, dove l'unica preoccupazione è regolare bene le vele e non fare casini nell'ormeggio. Per il resto si scivola sull'acqua, si guarda l'orizzonte e la mente si svuota e si perde tra la schiuma e le onde. E tutti, ma proprio tutti, i problemi del mondo scompaiono come per magia...
Ma quello che devo imparare da una vita è una leggerezza più quotidiana, perché purtroppo non si può vivere su una barca a vela. Leggerezza ed equilibrio augurava Stella di Sale a tutti noi per questo anno appena cominciato, e io queste parole sto cercando di tenerle sempre a mente, come una formula magica :-)
E visto che sono ansiosa e un po' catastrofista per indole (certo, sono pure un'entusiasta, in fondo sono una gemelli) mi sa che avrò parecchia strada da fare.
A proposito, qualcuno conosce trucchi infallibili per non farsi travolgere dai piccoli e grandi casini della vita? Io sono qui pronta a prendere appunti :-P

Per tornare al cibo, questi semplicissimi bicchierini possono tranquillamente entrare nel meme light di Fiordisale (se lo lancerà. Lo lanci?). Sì, lo so che i pomodori sono fuori stagione e non sanno di niente, ma fatti così non ci si fa troppo caso :-)

bicchierini gratinati

Bicchierini gratinati di melanzane e ricotta


Ingredienti x 4

1 melanzana, una decina di pomodorini, 200 g di ricotta fresca, 50 g di parmigiano grattugiato, olio evo, origano o timo, sale e pepe.


Togliete la buccia alla melanzana, tagliatela a fette alte un dito. Salate le fette e mettetele in in forno a 220°C per circa 20 minuti. Fate raffreddare, tagliate a cubetti e condite con un cucchiaio d'olio e un pizzico di timo. Condite la ricotta con un pizzico di sale e pepe. Sbollentate i pomodorini, privateli di buccia e semi e tagliateli a pezzetti. Condite pure i pomodori con olio, sale e timo. Mettete nei bicchierini uno strato di melanzane, uno di ricotta e uno di pomodori. Completate con un cucchiaio di parmigiano grattugiato e mettete sotto il grill caldo per 10 minuti. Servite i bicchierini tiepidi.

04/01/08

L'anno che verrà

Eccomi qui. Le vacanze sono agli sgoccioli, e il primo problema da lunedì sarà riuscire a svegliarsi ad un'ora decente. Sì perché l'attività principale di queste vacanze – lo ammetto – è stata recuperare il sonno degli ultimi quattro mesi :-)
Erano anni che non dormivo così tanto, visto che di solito le nostre ferie sono più attive (viaggi e, sopratutto, barca). Ma quest'anno, con le spese che ci attendono per la casa e una buona dose di stanchezza accumulata, abbiamo deciso di rimanere a Genova.
Qualche gita fuori porta, una paio di uscite in barca, libri, coccole, film e cucina :-) E poi qualche spedizione nella nostra futura casa, a guardare e riguardare, misurare e immaginare. In realtà, non abbiamo neppure potuto cominciare i lavori, visto che le chiavi ufficiali ce le daranno solo tra un po', ma abbiamo già fatto conoscenza con un'anziana vicina, simpatica e chiacchierona, che ci ha raccontato vita, morte e miracoli di tutto il palazzo. E già mi viene da ridere se penso al rischio di incontrarla durante il trasloco... che cinque piani di scale comunque non sono pochi :-P
Inevitabili poi, sono state in questo periodo le incursioni all'ikea facendosi largo tra la folla, visto che l'Ikea sembra essere il posto più amato dai genovesi nelle giornate di pioggia. E proprio l'assidua frequentazione dell'Ikea mi ha fatto venir voglia di preparare il gravlax, cioè il salmone marinato all'aneto, facile, pratico da conservare e utilizzare al posto del salmone affumicato.

gravlax

Ingredienti
900 g di salmone con la pelle
2 cucchiai di sale grosso (io ho usato il sale grigio di Guérande)
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di pepe nero in grani
aneto fresco tritato

Ricavate dal salmone due filetti, lasciando la pelle ed eliminando la lisca e tutte le spine con l'aiuto di una pinzetta. Asciugate i filetti. Pestate nel mortaio il sale con lo zucchero e il pepe. Disponete il primo filetto con la pelle sotto in una pirofila bassa cosparsa con un po' di sale grosso e ricoprite con il mix di sale/pepe/zucchero massaggiando la polpa. Aggiungere abbondante aneto tritato (io non ne avevo moltissimo ma ce ne vorrebbero circa tre cucchiai). Ricoprite con il secondo filetto, questa vota con la pelle sopra. Coprite con pellicola e mettere in frigo con un peso sopra. Estraete da frigo ogni 12 ore, rigirando il salmone ed eliminando l'acqua prodotta. Ci vorranno almeno un paio di giorni. Comunque il salmone è pronto quanto ha dato tutta l'acqua è ha assunto un bel colore rosso. A questo punto prendete un filetto, ripulite eventualmente dal sale rimasto (ma non dovrebbe rimanerne granché) e affettate sottile come fosse salmone affumicato. Riponete in frigo il resto. Dura parecchio,ma a me, tra cenette e pranzi di famiglia è durato cinque giorni. Lo potete servire con burro e pane di segale, con la salsa gravlax (che ho comprato all'Ikea), oppure con una salsa alla senape fatta in casa (io ne faccio una con yogurt greco, senape e aceto di mele). Se invece lo portate a qualcuno che non ama il crudo (come i miei genitori), basta farlo marinare ulteriormente con olio e limone per un paio d'ore. In qualunque modo lo prepariate, sarà comunque buonissimo!

Per il resto, la neve di ieri appena intravista ha lasciato già spazio alla pioggia. Peccato, che in queste vacanze pigre e sonnacchiose la neve ci sarebbe stata a pennello. Pazienza, speriamo almeno in un raggio di sole prima della fine del week end. Che da lunedì arriva il ciclone, tra superlavoro (tanto per cambiare), impegni familiari meno allegri dei pranzi natalizi, i lavori nella nuova casa e poi il trasloco. Sarà un anno denso, quello che è appena arrivato, pieno di impegni a cui far fronte con un pizzico di preoccupazione ma anche con la giusta dose di serenità, perché l'anno appena cominciato è pure pieno di progetti e aspettative, cose da immaginare e piccoli e grandi sogni da realizzare e, sì, in fondo, sono impaziente che cominci davvero!

Buon anno a tutti!