27/06/08

Hummus di pesce bianco

hummus di pesce e fagioli bianchi

Fa caldo. E per me in generale è una grande notizia. Finalmente è arrivato il momento tanto atteso dei primi bagni, della prima abbronzatura, delle prime serate in pozzetto a godere il fresco della sera.

Per il mio blog però questo caldo complica ulteriormente le cose. Sì perché la mia cucina dalle tre del pomeriggio fino al tramonto diventa impraticabile. Servirebbero berretto, occhiali da sole e crema a protezione 20 solo per riuscire a lavare i pomodori. Certo, mettere delle tende (tendoni?) sarebbe una scelta sensata, ma per troppi anni ho sognato una cucina baciata dal sole, e 'mo per un po' me la tengo così!

Tanto diciamolo, con questo clima non è che venga voglia di mangiare le lasagne al forno. Quindi, finché il lavoro (o il non lavoro, sigh) me lo permette, ho trovato la soluzione: cucino al mattino piatti freschi che se ne stanno sereni a riposare in frigo fino all'ora di cena.

Ed ecco qua cosa ho fatto di un paio di merlani comprati ieri mattina.
Volevo provare una ricetta di rillettes con i fagioli trovata sul libro Fish & Fish. Solo che non volevo usare la panna. E volevo il cumino. E magari un po' di succo di limone. Alla fine ho fatto una specie di hummus, molto buono spalmato sul pane o per accompagnare una bella insalata mista. Fate voi.
Al posto dei merlani potete usare nasellini, merluzzo o altro pesce bianco.

Ingredienti:
2 merlani
1 scatola di fagioli bianchi (o 100g di fagioli bianchi secchi, ammollati e fatti cuocere con una foglia d'alloro)
abbondante cumino appena tostato e poi pestato nel mortaio
la scorza e il succo di un limone
sale, olio evo, pepe bianco
un po' di basilico fresco per completare


Pulite i merlani e fateli cuocere a vapore per una decina di minuti. Poi togliete la pelle e le lische e fate raffreddare. Sciacquate bene i fagioli. Conditeli con olio, sale, pepe e il cumino macinato. Unite la scorza grattugiata del limone e i filetti di pesce spezzettati. Passate al mixer fino ad ottenere una crema non troppo omogenea. Aggiungete il succo di limone, aggiustate di sale e pepe e mettete in frigo a riposare per alcune ore. Servite con un po' di basilico spezzettato (se avete il coriandolo è anche meglio).

19/06/08

Del doman non v'è certezza (ovvero vite precarie)



Ma chi la vuole poi tutta questa certezza? Io, certamente no, visto che da sempre - e invecchiando peggioro- mi alimento dei più svariati dubbi esistenziali.
Da quelli etici: chi sono?, cosa so fare?, cosa voglio fare della mia vita?
A quelli decisamente più pratici: meglio fare un figlio tra due anni o fare il giro del mondo in barca tra 10 anni? E se facessi tutt'e due? E se rinuncio al primo e poi mi pento? E se rinuncio al primo e poi non faccio il secondo? E se.
In tutto questo- chi mi conosce lo sa - ci sta sempre anche il blog: lo chiudo? non lo chiudo? ma a che serve?, ma mi diverto davvero? ma non è che sono ridicola? Ma perché non mi apro un blog sull'x,y,z argomento?eccetera eccetera.
In ogni caso, nel bel mezzo della mia ennesima crisi blogghifera, ieri - notizia fresca di stampa - è arrivata una ragione vera (evvai) per scombinarmi un po' l'esistenza.

Molto semplicemente, con poco preavviso e inutili giri di parole, mi è stato gentilmente comunicato che a partire dalla data del 1 agosto 2008 non avrò più un lavoro.
Eh sì, dopo oltre 5 anni di onorata collaborazione a tempo pieno (a costi irrisori, tra l'altro) come web writer, l'azienda per cui lavoro ha deciso di chiudere la redazione web, considerata ormai antieconomica. E io mi ritrovo a spasso.

O, meglio, mi ci ritroverò da settembre, visto che ho tutta l'intenzione di godermi comunque (si fa per dire) le mie meritate ferie, dopo un anno di lavoro.
Solo che, ecco, nel frattempo di lavoro dovrò cercarne un altro.
Quello che farò non lo so ancora. Ovviamente sto cominciando a organizzare la mia ricerca, ma so già che non sarà uno scherzo. Soprattutto perché mi piacerebbe continuare a scrivere, in qualche forma, da qualche parte.

Per cercare di vederla in positivo, come dicono il mio fidanzato e i miei amici, è l'occasione per trovare qualcosa di meglio, visto che quando un lavoro ce l'hai, la pigrizia, la certezza (?) e le abitudini consolidate, difficilmente ti spingono a guardare oltre, a meno che il tuo lavoro non ti faccia proprio schifo, e non era questo il caso.

Tutto questo per dirvi che sono ancora qui, anche se saltellante e, al momento, con non troppa voglia di cucinare. Ma prima o poi tornerà anche quella. Intanto questo we me ne vado in barca ad annegare il dispiacere nell'acqua salata e in qualche bicchiere di vino bianco fresco :-)

a presto e buon we a tutti/e!

03/06/08

Millevele 2008

Millevele 2008

No che non abbiamo vinto. E ci siamo classificati pure peggio dell'anno scorso che avevamo un equipaggio sgangherato ed eravamo arrivati alla linea di partenza con 5 minuti di ritardo!
Quest'anno, invece: equipaggio serio anche se ridotto (tre bravi + me), arrivo sul campo di gara con gran anticipo, prova delle vele e lunga e fin troppo meditata scelta del punto da cui partire. Scelta che alla fine si è rivelata sbagliata :-/
La colpa (!) è del vento debole e ballerino, che ha fatto un giro di 180° negli ultimi minuti e che ha fatto sì che partissimo proprio dal lato peggiore. Ma con una linea di partenza lunga mezzo miglio e affollata da 381 barche, se il vento gira all'ultimo minuto sei fregato :-).

Tra l'altro se il mio fidanzato legge questo post, di regate non me ne fa fare più visto che lui, quella che io considero giustamente una polemica costruttiva, ehm... la definisce diversamente :-P

E allora perché ve ne parlo, se non abbiamo vinto né ci siamo piazzati granché (decimi su una cinquantina di barche della nostra categoria), e sono pure evidentemente insoddisfatta?
Perché comunque mi sono divertita un sacco, e perché è uno spettacolo vedere in mare tutte queste barche dalle dimensioni, età e qualità costruttive più disparate, e gli ancora più disparati equipaggi: dai maxi yachs con tiratissimi marinai professionisti, ai barchini con su famigliole coi bambini, e a chi ha deciso ad un certo punto di inserire il pilota automatico per farsi du' spaghi .
Diciamo che in questa regata, visto l'affollamento, la cosa più importante è evitare danni alle barche e, soprattutto, alle persone, in particolare nelle fasi immediatamente precedenti e successive alla partenza, quando il campo di regata somiglia ad una pista di autoscontri. L'anno scorso, che era il primo anno che partecipavo, mi ero anche abbastanza spaventata: c'erano stati parecchi "tamponamenti", una grossa barca sfondata e una ragazza ferita.
In una giornata come ieri, con poco o nulla vento e molto irregolare nella direzione, le collisioni sono state certamente meno violente, ma da quel che ho visto e sentito anche più numerose. La scena è quella classica, per chi ha fatto qualche regata :"acqua!, acquaa!, acquaaa!, ACQUAAAA.... SBENG!! , a seguire urla, insulti e scambi dei numeri delle rispettive assicurazioni.
E, giusto per chiarire definitivamente che ieri non era proprio una giornata sì, una bella botta nel sedere l'hanno data anche a noi, e per giunta a speronarci è stata proprio una barca del nostro stesso circolo (!). Pulpito di poppa piegato, ma per fortuna nessuno si è fatto male e non ci sono danni allo scafo.
Insomma, una bella giornata affollata e movimentata, ma molto molto divertente, con l'ultimo lungo bordo - da Nervi a Genova - sotto spi: una lunghissima striscia di mare dipinta da oltre 300 giganteschi palloncini colorati :-)
Peccato solo che tocchi aspettare un altro anno per un evento del genere!

Millevele 2008

Ah, quasi dimenticavo: in entrambe le foto vedete la barcalapiùbelladitutte, quella con lo scafo grigio? Ecco, quelli lì siamo noi. E nella seconda foto, se guardate bene c'è una gambetta che sporge dalla barca a sinistra. Ecco, quella lì sono io, che cerco inutilmente di sbandare un po' la barca :-) Ma nonostante mi riproponga di fare un po' di dieta, evidentemente non sono così pesante :-)

(Entrambe le foto sono di Stefano Gattini, prese dal sito dello Yacht Club italiano)